Il progetto ha compreso tre livelli di sviluppo, contemporaneamente alla costruzione del nuovo complesso ospedaliero “Nuovo Morgagni – Pierantoni” di Forlì: la realizzazione di un applicativo standard per la cartella clinica on line, l’automazione di servizi quali la preparazione e fornitura della terapia dose unitaria giornaliera, l’implementazione di una rete – e la sua estensione Wi-Fi – in grado di garantire connettività e copertura al complesso ospedaliero in totale sicurezza. E la storia, a lieto fine, necessita di un flashback.
È il 1996, quando l’Ing. Silena Sistu, responsabile dei sistemi informativi dell’AUSL Forlì, fa il punto della situazione: se da una parte le esigenze del personale medico rendono indispensabile un apporto massiccio dell’informatizzazione di processi e attività ospedaliera, dall’altro l’infrastruttura non è delle migliori. “I reparti disponevano di Personal Computer e applicazioni stand-alone per la registrazione di documenti amministrativi. Abbiamo così costruito un team incaricato di sviluppare un applicativo da adottare come strumento standard per l’attività di medici e personale infermieristico, a seguito di una analisi delle esigenze di ogni reparto, per mantenere criteri di base comuni e funzionare trasversalmente su tutta l’azienda”.
Un’operazione non banale, dal momento che prevedeva una evoluzione culturale a priori dell’investimento in tecnologia. E il personale medico ha risposto con una forte volontà di cambiamento al progetto di informatizzazione dei processi, tanto che oggi la consultazione e l’aggiornamento delle cartelle cliniche dei pazienti avviene attraverso una qualsiasi postazione fissa o terminale Wi-Fi dell’ospedale.
“Per chi lavora al Pronto Soccorso”, conferma l’Ing. Sistu “è fondamentale disporre della storia clinica di un paziente, la cui struttura base è costituita dalla registrazione informatica dei precedenti ricoveri e accessi al pronto soccorso anche se effettuati presso gli altri 2 ospedali a noi collegati, Forlimpopoli e Santa Sofia, completata dagli esiti delle analisi di laboratorio, le vaccinazioni, le refertazioni degli accessi in radiologia e tutti i collegamenti con le Unità Operative che erogano servizi in regime ambulatoriale”. Il tutto, naturalmente, in rete: la connettività è garantita da una infrastruttura di rete implementata con soluzioni di networking Cisco Systems.
Il processo di modernizzazione ha compreso necessariamente il cablaggio di tutta l’azienda e le sedi periferiche, ora connesse all’area urbana via fibra ottica. E per una attività come quella ospedaliera, in cui la mobilità in reparto e in corsia è fondamentale, si è resa necessaria l’introduzione di una componente Wireless, in modo da garantire connettività ovunque e accesso ai dati in totale sicurezza. La scelta è caduta sulle soluzioni Cisco Systems, implementate ad hoc dal partner VEM sistemi. Grazie a questa infrastruttura, l’operatività e l’informatizzazione dei processi presso il “Nuovo Morgagni – Pierantoni” ha compiuto in pochi anni passi da gigante, culminando, per ora, con l’introduzione della distribuzione di farmaci in dose unitaria tramite un sistema automatizzato. Questo processo, completamente integrato con l’applicativo interno, permette il confezionamento della dose unitaria di farmaco su un impianto apposito. “Ogni bustina è serializzata”, sottolinea l’Ing. Sistu, ”tramite una cifratura che la rende unica, permettendoci la tranciabilità completa di somministrazione o di scarto.
I medici stessi digitano la prescrizione sui Tablet PC di cui sono dotati, evitando così i passaggi di consegne tra dottore e personale infermieristico e riducendo sensibilmente le procedure soggette a rischio di errore umano”. Ad ogni paziente viene associato un braccialetto con un codice numerico unico, che rende obbligatoria una autenticazione incrociata dei dati-paziente con quelli presenti sulla medicina da somministrare.
Grazie al codice a barre è inoltre possibile identificare, senza rischio, ogni altro referto di laboratorio, associandolo al paziente di riferimento e permettendo l’aggiornamento della scheda clinica in tempo reale. Ma i vantaggi di un sistema completamente integrato non finiscono qui: il cerchio si chiude con la possibilità di richiedere consulenze ed esami on line in altri reparti e con un sofisticato strumento di reportistica della degenza dei pazienti e delle attività degli operatori, dal momento che il personale si connette all’applicativo tramite user ID e password.
E i benefici sono estesi a tutti. “È stato informatizzato il sistema di lista operatoria” conferma il Dott. Alberto Zaccaroni, Dirigente di Chirurgia Generale, “che consente una gestione più agevole degli interventi. Il sistema di refertazione, inoltre, permette ricerche statistiche sui tempi degli interventi e sugli utilizzi di eventuali sistemi protesici. Oggi possiamo contare su un vero e proprio registro operatorio informatizzato”.
E l’impatto sul paziente non è secondario. “Abbiamo raggiunto un importante traguardo di leggibilità e trasparenza dei dati”, aggiunge il Dott. Claudio Cancellieri, Direttore dell’Unità operativa malattie infettive; “i nostri utenti sono entusiasti del fatto che qualsiasi operatore, anche in servizio di guardia medica, abbia un quadro completo di ogni singola degenza in ogni momento, trasmettendo un’idea di grande efficienza e di qualità del servizio”.
Il tutto grazie a chi ha creduto sin dall’inizio che il futuro dell’healthcare coincida con l’informatizzazione dei processi e dei servizi e che solo una solida infrastruttura tecnologica – affidabile, flessibile e scalabile – costituisca il fondamento delle strutture sanitarie del futuro.
“Il progetto che stiamo portando a termine ci ha conferito risultati anche dal punto di vista della sicurezza che i dati, se così gestiti, possono fornire”, aggiunge l’Ing. Sistu, “L’aver pensato una struttura innovativa con un supporto informatico adeguato è stato vincente e ora possiamo trarne benefici. Ciascun responsabile di reparto aveva manifestato questa necessità, l’Azienda ha risposto creando un sistema e accogliendo la disponibilità dei dottori nell’adattare le proprie procedure migrando verso un sistema integrato di raccolta di informazioni. Grazie a ciò stiamo raggiungendo obiettivi che con il tempo diventano sempre più rilevanti”. Ma non è tutto. “Tutto questo rientra nei programmi di una Regione che sta investendo nella realizzazione di una rete comune tra differenti strutture: con l’estensione del progetto a tutte le realtà sanitarie del territorio, come l’Istituto Oncologico, si compierà una fase ulteriore di un processo importante, che ci ha consentito di avere un’infrastruttura telematica affidabile e in grado di evolversi”. Insomma, un vero e proprio progetto in fieri, un episodio che, grazie alla tecnologia Cisco Systems e a VEM sistemi, non può che concludersi, temporaneamente, con un continua …
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