Cucine Lube si avvale della consulenza di VEM sistemi per progetti ad alto tasso di innovazione. Grazie a una soluzione basata su NetApp MetroCluster, Lube ha a disposizione un’infrastruttura di storage affidabile, conveniente, facile da gestire e a basso impatto energetico.
Cucine Lube è una dei più importanti brand italiani attivi nella produzione e vendita di cucine componibili. I prodotti Lube, che si contraddistinguono per design e qualità, sono realizzati negli stabilimenti di Treia, in provincia di Macerata, un’area di oltre 110 mila metri quadrati in cui operano circa 550 addetti per oltre 55 mila composizioni all’anno. Il marchio Lube è stato fondato nel 1967 e da allora si è reso protagonista di una crescita che ha consentito al Gruppo di ottenere i numeri che oggi fanno la differenza nel mercato di riferimento, nazionale e internazionale. Alla base del suo successo sussiste una costante visione ottimista del futuro e il modo in cui affrontare sfide sempre più complesse.
Oltre all’attenzione ai propri clienti attraverso una presenza capillare sul territorio nazionale e ai servizi post-vendita, uno degli elementi fondamentali della strategia del Gruppo Lube consiste nell’impegno sulle politiche di sostenibilità ambientale con l’adozione nel 2009 del marchio Lube Ecologic, per offrire al mercato prodotti realizzati nel totale rispetto dell’ambiente e a protezione della salute del consumatore. Senza contare che dal 2011 Lube sfrutta l’energia pulita per i propri stabilimenti, grazie a uno dei più grandi impianti fotovoltaici d’Italia, ben 27 mila metri quadrati di pannelli con cui l’azienda alimenta la linea produttiva nel massimo rispetto delle risorse del territorio.
L’attitudine al green e al design non possono prescindere da uno spiccato orientamento a tecnologia e innovazione, anche in ambito IT. Il tutto con una formula indubbiamente vantaggiosa: da qualche anno Lube infatti si avvale della locazione operativa come formula di approvvigionamento hardware. Una strategia che consente ogni tre anni di svecchiare l’infrastruttura e di affrontare nuovi progetti per avere sempre a disposizione gli strumenti più moderni, messi al servizio del business grazie a personale interno dedicato. Le aziende del Gruppo possono infatti contare su un supporto informatico di esperti in grado di progettare, erogare e garantire servizi fondamentali per tutti i dipartimenti. Un team che si divide tra gestione del CED e infrastrutture IT, a tutela che dati e informazioni fondamentali per l’operatività quotidiana – ordini e produzione in primis – siano processati nel modo più efficace, nel primo caso, e che ci siano le condizioni affinché i servizi siano forniti senza interruzione, nel secondo.
Mirko Giardetti, a capo di questa struttura, ha individuato in VEM sistemi un partner decisivo per un nuovo progetto di restyle del Data Center, con finalità di abbattimento del rischio di indisponibilità dell’infrastruttura di storage dedicata all’archiviazione ed elaborazione dati. Lube infatti voleva dotarsi di una tecnologia a garanzia di una affidabilità maggiore in ottica Disaster Recovery, ma allo stesso tempo conveniente e a basso consumo energetico, tale da non rendere vani i risparmi che la virtualizzazione del Data Center poteva portare all’azienda.
“Avevamo un Storage Area Network ormai giunta al limite di spazio e di prestazioni”, sottolinea Giardetti. L’opzione di estendere l’infrastruttura di partenza non era una strada percorribile sia per il rischio di obsolescenza dei dispositivi rispetto agli standard attuali in materia di virtualizzazione, sia perché non in linea con l’obiettivo di ridurre i consumi.
Solo una soluzione da un costo competitivo e una tecnologia innovativa e moderna, pensata in chiave green, poteva rispondere alle richieste di Lube. Su questi presupposti VEM ha disegnato un progetto che ha compreso l’utilizzo di NetApp MetroCluster, una soluzione di storage che offre disponibilità ininterrotta per evitare la perdita dei dati, integrato in un’architettura Data Center in cui le componenti di elaborazione dati sono suddivise tra due siti differenti che, anche se facenti parte della stessa sede, al momento possono fornire adeguate garanzie di business continuity.
L’esperienza di VEM ha permesso così a Lube di raggiungere tutti gli obiettivi di affidabilità, contenimento dei costi e abbattimento dei consumi.
La soluzione proposta da VEM basata su NetApp MetroCluster è risultata infatti essere la più idonea, a partire dalla convenienza fino ai vantaggi che potevano essere ottenuti nell’infrastruttura Data Center di Lube. “Ci ha colpito la possibilità di avere a tutti gli effetti una macchina con la parte elaborativa divisa su due siti all’interno del nostro perimetro aziendale”, chiarisce Giardetti. “Questo ci dava l’opportunità di avere la ridondanza di dati e servizi necessaria”.
Il progetto messo a punto da VEM ha risposto in pieno all’esigenza di ottenere affidabilità e velocità in termini di accesso ai dati già in situazioni simulate in fase di test, come i tempi di attesa nel recupero da situazioni critiche dovute a danni accidentali o guasti a parti dell’infrastruttura. “L’implementazione di MetroCluster ci ha dato l’opportunità di crescere e di avvicinarci al nostro obiettivo di Disaster Recovery”, sottolinea Giardetti. “I nostri sistemi attualmente risiedono in due siti, ubicati all’interno del perimetro aziendale e collegati tramite fibra, in modo tale che, sia in termini di storage che di potenza elaborativa, consentano la ridondanza in caso di danni fisici”.
Lube inoltre era spinta a ridurre i consumi del Data Center cercando di ottimizzare l’uso degli apparati per contenere il più possibile l’impatto ambientale. VEM ha sottoposto a Lube la soluzione più adatta da questo punto di vista. “La scelta che abbiamo compiuto è stata valutata molto positivamente dal nostro management, che non voleva scendere a compromessi nella possibilità di ridurre l’impatto energetico”.
“Grazie alla soluzione proposta da VEM abbiamo azzerato il fattore di rischio”, aggiunge Giardetti. “In caso di fault di una delle due unità la seconda continua a lavorare grazie alla sincronizzazione parallela su entrambi i siti”. Si tratta di una funzionalità che mette Lube al riparo da ogni pericolo di perdita di dati, di indisponibilità dei servizi e, di conseguenza, di impatto sul business.
L’uso di NetApp MetroCluster inoltre ha contribuito ad abbattere i consumi energetici del Data Center del 50%, una stima calcolata a seguito della virtualizzazione di circa 30 server fisici confluiti nella nuova architettura. “Abbiamo effettuato una scelta vincente che ci consente inoltre di dimenticarci di avere una infrastruttura storage di questo tipo, il che significa che il tutto sta funzionando correttamente”.
Non solo. Il sistema suggerito da VEM ha inoltre reso gli amministratori IT indipendenti su operazioni di routine da effettuare tramite la dashboard di MetroCluster per la creazione, per esempio, di nuove partizioni logiche per nuovi reparti, o per l’estensione di spazi esistenti, per le quali precedentemente era necessario comunque il ricorso a consulenti esterni. VEM ha infatti fornito la soluzione più adatta per questa necessità, grazie al pannello di controllo user friendly che consente a Lube di eseguire operazioni anche senza competenze specifiche in ambito storage con maggior tempestività, a supporto dei dipartimenti aziendali e, di conseguenza, del business. Ciò non toglie che Lube possa contare sul supporto di VEM in caso di necessità.
“Si tratta di fattori che ci hanno consentito di riappropriarci del tempo”, dichiara Giardetti, “tempo che ora tutte le risorse dedicate ai sistemi informativi possono riutilizzare in modo più funzionale e per creare nuovi servizi innovativi all’azienda, attività che spesso, a chi lavora nell’IT, è preclusa proprio a causa degli interventi o delle attività quotidiane che occupano la maggior parte dell’orario di lavoro”.
Con VEM Lube ha trovato da subito una sintonia grazie alle risposte che ha saputo fornire. “Abbiamo ravvisato tutte le opportunità da cogliere che sembravano aprirsi con la loro consulenza”, aggiunge Giardetti. “VEM è stata sempre al nostro fianco sia con i primi interventi di configurazione per la connettività che per l’implementazione di NetApp, un vero e proprio intervento sul cuore e sulla memoria storica di quello che è tutto l’archivio dell’azienda”. VEM fornisce a Lube anche servizi attraverso il suo Network Operations Center (NOC). Con il monitoraggio costante dei sistemi Lube riceve notifiche in caso di malfunzionamento dei servizi o semplici alert per effettuare accertamenti.
Ma il valore di VEM consiste anche nell’aver esordito con una realtà aziendale nuova proponendo una soluzione così innovativa da integrare in una componente fondamentale dell’IT e, di conseguenza, del business. “La sfida di Lube è stata quella di mettere in discussione la soluzione precedente con la quale non avevano mai avuto particolari problemi se non di limiti fisici e di scarsa flessibilità”, aggiunge Andrea Giuliani, Cloud Technologies Team Leader di VEM sistemi. “La nostra è stata quella di far percepire tutti i vantaggi, in fase decisionale, di una tecnologia altamente affidabile e flessibile rispetto a scelte di brand più facili da proporre ma non così affidabili ed efficienti.”
“Grazie a VEM possiamo considerarci veri e propri pionieri di questo modo innovativo di intendere lo storage”, conclude Giardetti. “L’essere affiancati da ottimi consulenti e sistemisti che spingono verso soluzioni solide e robuste ma all’avanguardia ha costituito per noi un’esperienza molto positiva”.
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Vem Sistemi's information safety management system is UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017
VEM Sistemi's quality management system is UNI EN ISO 9001:2015