Crif ha scelto di rinnovare il proprio data center con tecnologie Cisco all’avanguardia affidandosi all’esperienza di VEM sistemi
Forlì, 17 luglio 2014. Il gruppo Crif è una società globale specializzata nello sviluppo e nella gestione di sistemi di informazioni creditizie, soluzioni di business information per banche e aziende, che, con più di 3.100 banche e società finanziarie e oltre 25mila aziende clienti in tutto il mondo, è oggi leader nel settore delle Credit Information in ambito bancario e uno dei principali operatori a livello internazionale nei servizi integrati di Business & Commercial Information e di Credit & Marketing Management. Da sempre per Crif l’innovazione tecnologica è la base delle proprie attività e del proprio sviluppo, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture IT che devono poter integrare e fornire ai propri clienti patrimoni informativi di elevata qualità e completezza, su piattaforme e servizi altamente specializzati senza discontinuità e latenze.
Con questo obiettivo, Crif si è rivolta a Cisco e a VEM sistemi per dare vita a un progetto di modernizzazione dell’intera rete e dei suoi apparati in modo da dotarsi di un’architettura data center più flessibile, scalabile e in grado di fornire prestazioni tali da supportare, con la massima affidabilità, i servizi erogati, accelerandone anche i tempi di allestimento.
“Con la crescita della rete ci siamo scontrati con un livello della sua stabilità non più adeguato rispetto alle nostre esigenze e a quelle dei nostri clienti,” dichiara Carlo Romagnoli, IT Director Distributed IT Operations di Crif. “La nuova rete che ci apprestavamo a disegnare doveva rispondere principalmente alle nostre esigenze di stabilità e di flessibilità, per mantenere un elevato livello di prestazioni e agevolare al meglio il cambiamento in risposta al nostro business.”
Oltre a questo, Crif voleva ottenere un sistema di controllo più efficace dell’infrastruttura, che consentisse di avere un maggior numero di informazioni sull’utilizzo della rete e sui dati che vi transitano, in modo da poter intervenire più prontamente in caso di problemi di fault o di fail over. “Crif vende informazioni, i sistemi informativi sono alla base del nostro business”, aggiunge Paolo Marino, IT Manager – Network Operations.
Nel 2010 è così iniziato il progetto di innovazione tecnologica basato su tecnologia Cisco per l’adeguamento dell’architettura di rete dedicata ai servizi, il tutto grazie alla preziosa consulenza di VEM sistemi. L’obiettivo era di portare in un arco temporale di circa un anno – poi rivelatosi di 8 mesi – Crif a ottenere un’architettura di rete completamente rinnovata.
La nuova rete è distribuita su due siti, la sede di Bologna e una filiale nei pressi del capoluogo in modo da poter offrire servizi di Business Continuity. Complessivamente l’infrastruttura è composta da quattro Cisco Nexus 7000 ed oltre 25 Cisco Nexus 2000 utilizzati per dare accesso ai server. “Grazie a VEM sistemi abbiamo messo a punto sia il progetto di core con l’introduzione dei dispositivi Cisco, che tutta la componente di security in aggiunta alla parte di firewalling”, sottolinea Marino.
Il progetto è stato interamente sviluppato a quattro mani tra il team dedicato al Networking di Crif e i tecnici di VEM. “Abbiamo comunicato i nostri requisiti a VEM che ha fatto alcune proposte via via modulate e riviste da noi in base a quelle che erano le effettive esigenze”, aggiunge Marino. Il ruolo di VEM, infatti, si è dimostrato decisivo sin dalla fase progettuale. “Siamo riusciti a creare un gruppo di lavoro coeso con lo staff di Crif”, dichiara Gabriella Attanasio, Direttore Tecnico di VEM, “mettendo a frutto la nostra competenza tecnica. Un fattore che è stato determinante in quanto il progetto, ad ampio spettro, comprendeva più di una tecnologia”. A ciò si sono aggiunte le modifiche in funzione delle problematiche emerse in fase di implementazione, a dimostrazione che le realtà come VEM sono fondamentali nell’adattare soluzioni di vendor su misura delle aziende. E anche nel caso di Crif, ciò ha consentito la definizione finale di un’architettura i cui benefici non si sono certo fatti attendere.
Oggi, la piattaforma IT di Crif è molto più flessibile nei confronti del business. Inoltre, grazie alla nuova rete Cisco il tempo necessario ad allestire nuovi servizi è stato ridotto drasticamente rispetto alle precedenti esperienze. Flessibilità anche percepibile nelle operazioni di aggiunta, modifica o sostituzione delle componenti di rete senza che ogni intervento generi l’indisponibilità dell’infrastruttura, come accadeva in precedenza. “Possiamo operare in maniera più agevole sugli apparati di rete senza dover interromperne l’attività”, aggiunge Marino. A questo vanno aggiunti tutti i benefici derivanti dall’avere a disposizione una tecnologia dalle prestazioni più elevate. “La banda è aumentata nell’ordine di decine di volte rispetto al recente passato, passando da una connessione a 1 GB a diverse connessioni da 10 GB, con fondamentali miglioramenti in termini di velocità del traffico interno”. Tutte le filiali di Crif sono state quindi connesse con la sede di Bologna, da cui vengono erogati i servizi corporate.
Il progetto portato a termine da Crif dimostra il valore del framework architetturale Cisco che aiuta le aziende a focalizzare gli investimenti IT verso risultati di business tangibili. “Le soluzioni Cisco permettono al data center di essere più agile, efficiente e trasformativo”, conclude Alberto Degradi, Infrastructure Leader di Cisco. “In particolare aiutano le imprese a sfruttare al massimo le proprie risorse accelerando l’erogazione di nuovi servizi, aumentando la redditività e abilitando nuovi modelli IT e di business”.
Per saperne di più
- Leggi la versione integrale del caso di successo Crif
- Scopri maggiori informazioni sulle architetture e sulle soluzioni Cisco citate in questo case study
- Scopri maggiori informazioni sulle soluzioni per i data center di VEM sistemi