Il gruppo Pittini si avvale della consulenza di VEM sistemi e di soluzioni di Schneider Electric per l’allestimento di un nuovo Data Center.
Forlì, 27 marzo 2015. Gruppo Pittini, leader nella produzione di acciai lunghi a basso tenore di carbonio destinati all’edilizia e all’industria, con sede principale a Osoppo (UD), ha recentemente realizzato un nuovo Data Center in cui far convergere l’ICT e da cui viene erogata la totalità dei servizi per tutte le sedi e i 13 stabilimenti ubicati in 3 nazioni.
Si tratta di un Data Center centralizzato altamente affidabile e dalle elevate prestazioni, a zero rischio di indisponibilità, per la realizzazione del quale VEM sistemi ha progettato e fornito una piattaforma tecnologica basata su soluzioni Schneider Electric in grado di assicurare la disponibilità dei servizi senza interruzioni, con un impatto sull’operatività aziendale senza precedenti. Nel nuovo ambiente IT tutta l’infrastruttura a supporto degli apparati – armadi di contenimento, gruppi di continuità, sistemi di condizionamento e distribuzione elettrica – garantisce il rispetto dei requisiti di Business Continuity.
“I nostri stabilimenti produttivi sono in funzione 24×7, il dipartimento di logistica e spedizioni 15 ore al giorno, e non solo nella sede di Osoppo ma in tutte le aziende del gruppo, in Italia e all’estero”, sostiene Cristiano Di Paolo, Responsabile Sistemi Informativi. “Qualsiasi downtime del Data Center si rifletterebbe automaticamente a tutti i livelli dell’azienda. Nessuno di noi può permettersi di subire un malfunzionamento del Data Center, che dev’essere sempre attivo e performante“.
“Abbiamo sfruttato la possibilità di progettare il Data Center ex novo aggiungendo diversi accorgimenti architetturali all’infrastruttura“, aggiunge Di Paolo, “a partire da due linee separate di alimentazione che terminano in due trasformatori di separazione, l’impianto di climatizzazione e gli isolatori sismici su cui poggia la struttura “. Si tratta di una tecnica utilizzata di norma nelle sale operatorie che mette anche le sale server al riparo dalle scariche elettriche e dalla corrente vagante.
Dal punto di vista dell’efficientamento energetico, il nuovo Data Center, è oggi in linea con gli stessi criteri con cui è stata allestita la nuova palazzina uffici, che sfrutta tecnologie all’avanguardia quali la cogenerazione con l’acqua degli stabilimenti per il riscaldamento e, e per il raffreddamento, l’utilizzo di falde acquifere naturali presenti sotto la sede. “La scelta del sistema di condizionamento InRow di Schneider Electric, che consente di raffreddare solo i punti in prossimità degli apparati il cui surriscaldamento può mettere a rischio il funzionamento del Data Center e non l’intero locale, riflette la nostra filosofia di massima efficienza e rispetto dell’ambiente“, aggiunge Di Paolo. “Pur costituendo solo una parte dei consumi aziendali, anche il Data Center rientra in uno sforzo di controllo degli sprechi energetici“.
Il tutto all’interno della soluzione di contenimento InfraStruxure Data Center, che, oltre a integrare alimentazione e condizionamento, consente di assemblare componenti standard per la creazione di configurazioni modulari flessibili e facilmente ampliabili. “Con la soluzione Schneider Electric ci è stato possibile ottimizzare gli spazi e curare dettagli come il cablaggio tra gli armadi con le canalette ubicate sul tetto degli stessi, evitando la collocazione sotterranea“, sottolinea Di Paolo. Questo consente una grande facilità di gestione di eventuali modifiche della configurazione o maggiore velocità di intervento in caso di problemi, abbattendo il rischio di errori grazie alla disposizione e all’ordine dei collegamenti.
“Abbiamo lavorato costantemente e in stretta collaborazione con il team in forza al Gruppo Pittini”, afferma Gabriella Attanasio, Direttore Tecnico di VEM. “e, a partire da una richiesta iniziale di un nuovo gruppo di continuità, abbiamo portato avanti e sviluppato un progetto molto più consistente, con una costante attenzione per le necessità specifiche del cliente e per la pianificazione del lavoro. Inoltre, la possibilità di confrontarci sul piano tecnico con i loro specialisti molto competenti in materia, ha permesso la nascita di una partnership che sta proseguendo anche su altre attività, in modo vantaggioso per entrambi”.