Si è svolto oggi a Palazzo Mezzanotte, in occasione del primo compleanno de “L’Economia” del Corriere della Sera, l’evento “L’Italia che genera futuro” dedicato alle 500 PMI campioni del Made in Italy, tra le quali figura VEM sistemi.
Sono imprese tra i 20 e i 120 milioni di fatturato che negli anni più bui della crisi, tra il 2010 e il 2016, anziché andare in affanno hanno cominciato a crescere a ritmi vertigino-si, produrre utili e posti di lavoro. Sono le 500 imprese che lo studio di ItalyPost, realizzato da un team composto da analisti finanziari dell’agenzia di ra-ting ModeFinance e da esperti in corporate finance di Special Affairs, classifica come “champions” (approfondisci sul sito Italypost ).
Durante il prestigioso evento, è stato delineato un identikit dell’azienda del futuro nel quale ci riconosciamo molto bene: una azienda con buone marginalità, che reinveste gli utili per autofinanziare la propria crescita e che non si indebita con le banche, ma anche una azienda che investe molto sui talenti e sul digitale.
Tutte le aziende Champion intervistate durante la mattinata, a prescindere dal mercato di appartenenza, infatti, hanno menzionato la centralità delle risorse umane, delle competenze, dei talenti come fattore chiave del proprio successo.
“Siamo di fronte al secolo del digitale” ha sottolineato Gian Mario Verona, rettore dell’Università Bocconi, “devono cambiare non solo le aziende ma anche e soprattutto i manager”. Verona ha indicato 5 caratteristiche chiave del nuovo manager, il “manager imprenditore”: il gusto per la crescita, spirito analitico, competenza finanziaria, capitale umano e simbiosi con l’impresa.
Leggi di seguito l’intervista di Massimiliano del Barba al nostro Vice Presidente, Davide Stefanelli, pubblicata su L’Economia del Corriere della Sera.
VEM sistemi – Siamo i partner della svolta
Avevano incominciato 32 anni fa con i cablaggi strutturati. Ma quello che nel 1986 poteva sembrare un mestiere a scarso valore aggiunto oggi li ha portati a diventare un system integrator da 50 milioni di fatturato, risultato di una crescita costante che ha lasciato agli altri i morsi della crisi abbattutasi sull’economia italiana a partire dal 2009.
Alla Vem Sistemi oggi lavorano 225 persone, divise nelle cinque sedi di Forlì, Milano, Modena, Padova e Senigallia. Una media impresa ad alto tasso di innovazione che fornisce a clienti come Amadori, Tetra Pak, La Perla e CRIF, l’infrastruttura e l’assistenza per rispondere alle esigenze del digital manufacturing in versione Industria 4.0. “Dallo sviluppo customizzato dei software ai data center, dal cloud alla sicurezza informatica, noi ci occupiamo di tutto ciò che si collega al cavo IP di un’azienda” spiega il vicepresidente Davide Stefanelli. La trasformazione di Vem in un’azienda Ict vera è propria è avvenuta agli inizi del nuovo millennio, in parallelo allo sviluppo del web in Italia. “E da quel momento – prosegue Stefanelli – non ci siamo più fermati. All’epoca i nostri servizi erano però confinati ai data center, oggi invece siamo dei partner che dialogano quotidianamente con tutte le funzioni aziendali“. E’ la pervasività della rete, che Stefanelli definisce addirittura “invasività“. “Per certe aziende – prosegue – un’ora di down della rete può corrispondere a una perdita di due milioni di fatturato. Oggi in un’azienda di Ict si cerca competenza e soprattutto affidabilità. Ecco perché una media impresa come la nostra che investe il 3,7% in R&D e l’1,3% in formazione continua ogni anno può rappresentare il partner più indicato a chi sta intraprendendo il difficile processo di digital transformation”.
Sfogliando i bilanci di Vem, una cosa pare chiara: la crisi è stata una grande opportunità di crescita. “Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con chi la crisi ha voluto prenderla di petto investendo in innovazione, e noi siamo cresciuti con loro. Per assurdo – aggiunge il vicepresidente che ha anche la delega alle Risorse umane – la nostra più grande difficoltà è nel recruitment di personale specializzato. Abbiamo molti contatti con le università, ma non è così facile trovare gli ingegneri che servono a noi”. Due numeri per capirsi: l’età media dei collaboratori in Vem è di 37 anni e nell’ultimo anno sono state assunte 50 nuove figure con un’età media di 29 anni. “Ma la nostra sete di talenti non si è ancora placata, ne stiamo cercando altri 33”.
D’altronde, la sfida del pulviscolare ed eterogeneo manifatturiero made in Italy di connettere il tornio al server è appena incominciata. “Industria 4.0 – ragiona Stefanelli – ha avuto il merito di diffondere la cultura digitale nei territori dove si lavora e si produce, ma c’è ancora molto da fare, soprattutto per quanto riguarda la cybersecurity. Non a caso nel 2013 abbiamo lanciato una start up che si chiama Certego specializzata proprio nei servizi di sicurezza informatica”.