di Luca Orsi
LA CRESCITA di Vem Sistemi non conosce battute di arresto. Negli ultimi sette anni, leggendo l’analisi storica del bilancio dell’azienda di Forlì – uno dei player italiani più attivi nel settore dell’Information and Communications Technology (ICT) – i numeri fondamentali sono sempre preceduti dal segno più.
Il trend si è confermato anche nel 2016, anno in cui il valore della produzione ha sfondato – per la prima volta in 31 anni di storia aziendale – il tetto dei 40 milioni di euro. Il reddito netto d’esercizio, sopra i 4,7 milioni, è più che raddoppiato rispetto al 2013.
Anche per il 2017, il trend di crescita sarà confermato. «Il valore della produzione dovrebbe superare i 48 milioni», calcola Davide Stefanelli, vicepresidente di Vem Sistemi. Un dato che certifica, a conti fatti, una crescita media del 15% l’anno.
Quali sono i numeri dal punto di vista dell’occupazione?
«Nel 2013 occupavamo circa 120 persone. Oggi siamo a 210».
Con quali caratteristiche?
«È un’occupazione qualificata: il 65% sono laureati, soprattutto in ingegneria informatica e delle telecomunicazioni».
Età media?
«Circa 37 anni. Ma la media dei cinquanta entrati l’anno scorso è di 28 anni. In questo settore, i nativi digitali hanno competenze di base innate».
È facile reperire le figure professionali che servono?
«Purtroppo no. C’è molta difficoltà a reperire figure qualificate, per questo siamo in costante ricerca di nuovi talenti da formare e collaboriamo con Università e Istituti di formazione per contribuire a colmare il gap tra formazione e mondo del lavoro. ».
Che cosa cercate?
«Ingegneri dell’automazione, software developers, specialisti in big data e architetture cloud, esperti in cyber security & threat intelligence… sono davvero tante e variegate le figure che stiamo cercando.».
Sedi di lavoro?
«Siamo nati a Forlì, ma negli anni abbiamo aperto sedi a Milano, Padova, Modena, Senigallia. Si tratta di vere e proprie sedi operative, non semplici filiali commerciali, per garantire ai nostri clienti una presenza qualificata sul territorio».
Chi sono i vostri principali clienti?
«Aziende in genere molto più grandi di noi, che gestiscono grandi complessità informatiche. Ci sono gruppi bancari e aziende del mondo finanziario come CRIF e Cedecra, ma anche imprese del mondo manifatturiero come Amadori, Gruppo Pittini, Inpeco o TetraPak, fino ad arrivare al mondo dell’istruzione e ricerca con Università di Bologna, solo per citarne alcune. Si tratta di realtà molto variegate ma accomunate dall’esigenza di digitalizzare tutti i processi aziendali».
Pensate di espandervi in altre regioni?
«Vogliamo continuare a crescere, stiamo valutando diverse opzioni, non nascondo anche il desiderio di misurarci con il mercato estero».
Fino ad oggi avete clienti soltanto in Italia?
«Capita di fare interventi all’estero, ma nove volte su dieci per clienti italiani con stabilimenti produttivi all’estero. ».
In quale Paese pensate di aprire?
«Stiamo valutando con attenzione il mercato Europeo, in particolare quello Tedesco. Ma vogliamo anche consolidare la nostra presenza sul mercato italiano. In questi anni siamo cresciuti sia attraverso investimenti in start up innovative, come Certego, sia operando l’acquisizione di una software company, come myDev ».
Il vostro boom rispecchia l’esplosione del settore.
«Non c’è dubbio. Fino a pochi anni fa eravamo confinati al mondo del networking e data center. Oggi la digitalizzazione ha investito tutti i dipartimenti aziendali, con una forte convergenza tra le tecnologie legate all’Operation e quelle IT. I nostri interlocutori sono molteplici e vanno dal IT manager al responsabile di produzione, all’HR, al marketing, fino ai vertici aziendali ».
Che gamma di servizi offrite?
«Offriamo servizi di integrazione di sistemi eterogenei, dal cloud all’automazione dell’edificio, dalla mobility al data center, dalla collaboration alla security, fino al Custom Application Development, per consentire ai nostri clienti di cogliere il meglio dalla tecnologia in completa sicurezza. E la necessità dei clienti di diventare sempre più competitivi e performanti li porta a investire nelle nuove tecnologie».
Che tipo di assistenza assicurate?
«Investiamo molto nello sviluppo di servizi sempre più evoluti, che ci permettono il monitoraggio costante delle infrastrutture dei nostri clienti e la gestione proattiva delle stesse, secondo un principio di miglioramento continuo e adattivo».
Il vostro settore riceve sostegno dalle politiche del governo?
«Negli ultimi anni, un grande impulso si è avuto con il Piano nazionale Industria 4.0, che ha sensibilizzato il mercato verso tematiche di ottimizzazione dei processi tramite la digitalizzazione».