Stefano Bossi, Ceo di VEM Sistemi, racconta la strategia del player modenese negli ambiti più innovativi: oltre all’industria, anche aree come fashion, retail e building sono nel mirino
VEM Sistemi non ha paura di affrontare il futuro, ma è anzi pronta e determinata ad affrontarlo insieme ai suoi partner tecnologici e di ecosistema. È questo il senso principale della strategia del system integrator modenese, che ormai costituisce una realtà di peso nel panorama IT nazionale, forte delle competenze di 238 professionisti e con sei diverse sedi nella Penisola. La visione di VEM Sistemi, come racconta infatti l’amministratore delegato Stefano Bossi, si è recentemente concretizzata nell’evento annuale Building the Future, che ha visto la partecipazione di oltre 470 persone, quasi 100 in più rispetto alla precedente edizione. «Oltre ai classici momenti dedicati al talk e agli interventi dei relatori, Building the Future si è caratterizzato per la presenza di importanti Breakthrough sessions (pensate per trasferire conoscenza) ma, soprattutto, per l’area del Touch: vale a dire 400 metri quadri di spazio espositivo esperienziale che sono serviti a toccare con mano le soluzioni tipiche di un ecosistema digitale moderno. Visite che non sono state fini a sé stesse, ma che hanno contribuito a generare ben 38 progetti prospect, un altro dato che non è certo normale per un player dell’Ict nazionale.
VEM Sistemi: focus sull’innovazione
A proposito di innovazione, sono tre le aree su cui Vem Sistemi si sta particolarmente concentrando in questa fase, vale a dire Digital industry, Digital experience e Digital building: «In ambito Digital industry effettivamente c’è stato un impulso legato agli incentivi di industria 4.0, che rappresenta il motivo per cui oggi esiste una maggiore volontà da parte delle aziende industriali di sperimentare e mettersi in gioco per fare una trasformazione digitale dei propri processi. L’aspetto che ritengo più interessante di industria 4.0 è che i suoi benefici vanno ben oltre i semplici risparmi di costo e di aumento della competitività assicurati alle aziende utenti, ad esempio tramite la manutenzione predittiva, preventiva ed evolutiva. Lo smart manufacturing consente infatti l’attivazione di un effetto leva all’interno delle filiere produttive, permettendo quindi di parlare di connected supply chain, cioè una vera e propria trasformazione digitale di filiera».
VEM Sistemi: fashion, retail e building nel mirino
In ambito Digital Experience, invece, i mercati target per VEM Sistemi si chiamano fashion e retail. Tutti ambiti in cui il system integrator modenese punta a costruire un valido ecosistema, piuttosto che a procedere in autonomia: «Da soli non ce la potremmo fare, dal momento che i temi in agenda sono troppi: parliamo di enabling infrastructure, customer application development, telecamere intelligenti, dati di proximity, di loyalty, ecc. Lavorando in questo ambito abbiamo potuto notare che le aziende si stanno muovendo tanto, anche senza il sostegno di incentivi similari a quelli dell’industria 4.0». L’ambito Digital building è invece quello più recente per VEM Sistemi e dove ancora si sente ancora l’influenza di quelli che Bossi definisce “i costruttori legacy”, presenti dai temi della tradizionale automazione dell’edificio. Ma l’ingresso di tematiche come intelligenza artificiale e IoT, nonché di nuovi player tecnologici, si sta rivelando disruptive anche per questo mondo: «Basti pensare che oggi siamo nelle condizioni di poter realizzare un unico sistema IT che funziona anche da impianto elettrico, evitando la costosa e ingombrante duplicazione dei cavi, evidenzia Bossi.
VEM Sistemi: attenzione alla Blockchain
Per il futuro VEM Sistemi non esclude di poter affrontare anche ulteriori temi tecnologici, come ad esempio quello della Blockchain: «Per il momento non abbiamo ancora approfondito la Blockchain. Occorre considerare che VEM è già estremamente impegnata sul fronte dell’innovazione, tanto da investire il 3.8% del suo fatturato in ricerca, sviluppo e innovazione. Dunque, attualmente, non abbiamo ancora la forza per investire in questo ambito. Anche perché poi questi temi vanno affrontati seriamente in termini industriali e di delivery. Se i progetti partono devono essere senz’altro fatti bene. Quello che però posso dire è che abbastanza probabile che nei prossimi 12-18 mesi guarderemo a questa tecnologia, specie se si muoveranno i nostri vendor di riferimento».
VEM Sistemi: una migliore organizzazione territoriale
Più in generale la volontà di VEM Sistemi per i prossimi 18 mesi è di affiancare questa attenzione all’innovazione al mantenimento di un’infrastruttura importante sui tradizionali core tecnologici. Grazie anche ad alcuni cambiamenti organizzativi: «Abbiamo recentemente aperto la sede a Roma per avere una migliore coverage territoriale in ambito IT, sicuramente nel prossimo triennio guarderemo con attenzione al Nord Ovest (al momento siamo presenti solo a Milano) e al Nord Est (dove siamo a Padova). Un’altra novità recente è stata l’introduzione di un gruppo di figure dedicato ai grandi clienti, dove già stiamo facendo bene. Si è trattato di una scelta necessaria per mantenere elevata la qualità nel mid market di fascia alta, ovvero il segmento che ha permesso a VEM di crescere in tutti questi anni», conclude Bossi.
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